Dare spazio alla speranza, con un occhio a quelle piccole, grandi opere che proprio in Siria Padre Paolo Dall’Oglio, il gesuita scomparso in Siria durante un tentativo di mediazione e di cui ancora a tutt’oggi non si conoscono le sorti, aveva messo in atto per la convivenza tra culture e religioni e la solidarietà verso i più deboli. E’ l’intenzione dell’incontro dal titolo “Siria: storie di resistenza (e di speranza)” che si terrà questo pomeriggio (giovedì 29 agosto) alle ore 17.30 presso il Centro Bernardo Clesio (Via Barbacovi 4, Trento), proposto da Unimondo, Religion Today Filmfestival, e Officina Medio Oriente. Partecipa l’associazione “Insieme per la Siria libera”. A partire dal libro di Shady Hamadi “La felicità araba” in cui il giovane giornalista italo-siriano racconta la storia della sua famiglia e dell’opposizione siriana agli Assad e dal documentario di Yasmin Fedda “A Tale of Two Syrias” l’incontro vuole fare il punto sulla situazione in Siria. Il documentario, proposto da Religion Today, diretto dalla giovane regista Yasmine Fedda, di origine siriana, è stato girato nel 2010 – quando la possibilità del cambiamento in Siria sembrava ancora lontana – e completato nel 2012, dopo i quasi due anni di emergenza umanitaria seguenti lo scoppio della rivoluzione e la dura repressione ad opera del regime. Al grande pubblico occidentale il paese era noto per il suo straordinario patrimonio storico-artistico e per la sua lunga tradizione di convivenza interreligiosa. Oggi è familiare soprattutto per le scene di morte e distruzione che si rincorrono sui telegiornali di tutto il mondo. Fin dal 2010, Yasmin Fedda ha deciso di raccontare un’altra Siria, mettendo a fuoco le piccole grandi storie di due persone “comuni” alla vigilia della rivoluzione, nel contesto di un regime ogni giorno più soffocante e opprimente. Nel tempo il progetto si è evoluto seguendo i convulsi sviluppi della cronaca. Il risultato è un’opportunità di ascoltare voci troppo spesso perdute – quelle delle persone pacifiche che subiscono le conseguenze della violenza e delle restrizioni liberticide. Si parla anche del monastero Deir Mar Musa al-Habashi, fatto rinascere da padre Dall’Oglio, che poi è stato allontanato dal monastero e dalla Siria quando la crisi è scoppiata. All’incontro seguente alla proiezione saranno presenti Shady Hamadi, Giacomo Zandonini, giornalista e Lia Giovanazzi Beltrami, Assessore alla solidarietà Internazionale che in passato ha sostenuto il progetto di Deir Mar Musa e l’opera di padre Dall’Oglio.